Oggi ho preparato un dolce “povero” appartenente alla cucina contadina, che mi piace davvero tanto: la pinza di pane.
Ho trovato molte ricette in giro, ma gli ingredienti possono variare i base alla regione (Veneto, Friuli e Trentino) e persino da famiglia a famiglia. Io ho preparato la versione con ingredienti di recupero, ovvero con il pane raffermo.
Semplice, ma sostanziosa, io l’ho mangiata a colazione, ma credo che possa essere un’ottimo spuntino anche al pomeriggio. Inoltre, viene abbinata a del vino rosso, in particolare fragolino o vin brulé, è solitamente consumato durante le feste natalizie, ma è talmente genuina che non ho potuto far a meno di prepararla!
Ingredienti
½ kg di pane raffermo
½ l di latte tiepido
100 g di farina 00
40 g di zucchero
40 g di uva sultanina
40 g di fichi secchi
Noci tritate q.b.
1 mela piccola
1 bustina di levito per dolci
30 g di burro
Istruzioni
Tagliate a fettine sottili il pane raffermo e mettetelo a bagno con il latte tiepido zuccherato. Questo è primo step è da fare qualche ora prima della preparazione del dolce (può essere fatto anche la sera prima). Recuperate il pane e rimestatelo per bene in modo da ottenere un composto morbido e compatto. Mettete a bagno l’uva sultanina in acqua calda per almeno 10 minuti. Tagliate i fichi secchi a piccoli pezzi. In una terrina versate la farina 00, il lievito e lo zucchero. Mescolate bene e se vi va potete aggiungere un bicchierino di grappa. Aggiungete questo composto al pane con l’uvetta, la mela tagliata a pezzetti e le noci tritate. Con movimenti dal basso verso l’alto dovrete fare in modo che risulti tutto ben accorpato ed omogeneo. Alla fine versate il tutto in una teglia imburrata ed infarinata e livellate il composto con cura. Cuocete in forno pre-riscaldato a 180° e lasciate cuocere per circa 1 oretta.